Mentre ci distraggono con le stronzate di turno l'IMPERATORE ha venduto la nostra acqua e, ovviamente, l’approvazione è avvenuta con il consenso dell’opposizione e più precisamente del PD.
Ecco cosa dice il decreto:
"Servizi pubblici locali di rilevanza economica", nel testo si legge:
"2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite[...]
5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.[...]
(10. d.) tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche' in materia di acqua."
Anche a Carpi e Ferrara stanno affrontando il problema
http://www.acquabenecomune.org/spip.php?rubrique=202
Fonti:
-http://www.acquabenecomune.org/index.php
-http://www.peacelink.it/consumo/a/27507.html
Articolo arrivatomi via mail:
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"Acqua in bocca" di Rosaria Ruffini (Docente di teatro allo IUAV di Venezia).
Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.
L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre.
Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
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